Capita raramente di poter assistere a un recital di canto e pianoforte in cui i due interpreti siano rispettivamente “the cream voice” e “the magic piano” per eccellenza dell’attuale panorama musicale internazionale, e quando ciò accade ci si ritiene davvero fortunati nel poter affermare “io c’ero!”. Il pubblico della gremita sala del Piermarini ha accolto ieri sera, dopo parecchi anni di assenza dalle loro ultime esibizioni, il ritorno del soprano americano per eccellenza e del pianista russo per antonomasia, con un tripudio infinito di applausi al termine del raffinatissimo e ricercatissimo programma liederistico scelto dai due eccelsi protagonisti che, con autentica e stilizzata armonia di respiri, fraseggi, colori, virtuosismi sonori e slanci interpretativi hanno saputo accompagnare l’uditorio in un ideale viaggio musicale attraverso le intense e inebrianti pagine di Schubert, Liszt, Rachmaninov e Duparc.
“Une voix”, tanto per citare il titolo della ristampa in francese della sua autobiografia The Inner Voice, quella di Renée Fleming dotata di una tavolozza timbrica dalle infinite sfumature espressive, che il soprano statunitense sa mettere al servizio di un vastissimo repertorio con ricchezza di colori, legato strumentale, escursioni dinamiche subliminali, e una musicalità interpretativa davvero esemplare.
E che dire di Evgeny Kissin: talento straordinario, profondo interprete, virtuoso per eccellenza che ha saputo esaltare il lato più lirico e intimistico della scrittura lisztiana, andando oltre il puro effetto funambolico e virtuosistico, riuscendo a far “cantare” il suo pianismo, ora respirando e dialogando col prestigioso soprano, ora fornendo un tappeto sonoro che ci ha trasportati tutti, quasi per magia, in quei luoghi spazio-temporali dove avremmo voluto trovarci… Due monadi straordinarie in perfetta osmotica fusione.
Il pubblico in delirio ha ottenuto tre bis: una toccante ed elegiaca Ave Maria di Schubert, una sfavillante e primaverile pagina di Rachmaninov, Vesennie Vody, e per concludere uno speranzoso Morgen di Strauss pregno di quell’ottimismo metafisico di leibniziana memoria: quale migliore recital per canto e pianoforte si sarebbe potuto desiderare di ascoltare rispetto ad altri recitals possibili?
Renée Fleming, soprano
Evgeny Kissin, piano
Récital Renée Fleming / Evgeny Kissin
Franz Schubert
Suleika I D 720
Die Vögel D 691
Lied der Mignon (Nur wer die Sehnsucht kennt) D 877
Rastlose Liebe D 138
Franz Liszt
Des Années de pèlerinage Deuxième Année: Italie S 161
Sposalizio
Des Quatre Valses oubliée S 215
Valse n. 1 pour piano
Freudvoll und Leidvoll S 280/1
Über allen Gipfeln ist Ruh S 306/2
Im Rhein, im schönen Strome S 272/1
Sergei Vasilyevich
Lillà op. 21 n. 5
Rachmaninoff
Le Rêve op. 38 n. 5
Des Morceaux de Fantaisie op. 3
3. Mélodie
5. Sérénade pour piano
Franz Liszt
S’il est un charmant gazon S 284/1
Oh! Quand je dors S 282/1
Henri Duparc
Extase
Le manoir de Rosemonde
Bis :
Franz Schubert
Ave Maria
Rachmaninov
Vesennie Vody
Richard Strauss
Morgen
Concert du 26 janvier 2023, Scala de Milan