Reggiolo : Mio padre Johann Sebastian. I ricordi di Regina Susanna Bach
Ripartire da Bach : un originale spettacolo per creare comunità e integrazione

Reggiolo : Mio padre Joahnn Sebastian. I ricordi di Regina Susanna Bach, Teatro Rinaldi, 28 april 2024

A Reggiolo si passeggia con Bach, tra gli echi di Massenet e ricreati idilli  

Domenica 28 aprile 2024 si è svolto a Reggiolo (Reggio Emilia) uno spettacolo di straordinaria originalità « che intende superare i confini tra i linguaggi artistici » per realizzare « un’idea nuova di fare comunità con gli edifici storici, le tradizioni locali e il futuro da costruire insieme ». Il titolo dell’iniziativa è Mio padre Johann Sebastian. I ricordi di Regina Susanna Bach, una produzione del Teatro Rinaldi e del Festival Back TO Bach-Accademia Maghini. I posti a sedere delle varie location erano esauriti, ma lungo le vie del centro e negli spiazzi, la musica di Bach – rigorosamente dal vivo – ha attirato i passanti, mentre cortesi ragazzi nerovestiti e con parrucche ricciolute in stile barocco offrivano informazioni e programmi di sala. Dalle 17 alle 20 lo spettacolo ha coinvolto il paese, con oltre duecento persone che, alle 19.30, hanno attraversato la centralissima via Vittorio Emanuele per recarsi nella Chiesa di Santa Maria Assunta, dove si è conclusa la giornata bachiana.

Se tutto questo si fosse svolto in una cittadina turistica di antica tradizione musicale, il buon esito dell’evento poteva essere prevedibile. Invece si tratta di un paese di 9.000 abitanti, situato nella fertile Pianura Padana, gravemente danneggiato dal terremoto del 2012 e che tuttora non dispone del suo teatro, poichè la pandemia ha rallentato i lavori di ristrutturazione e la riapertura è prevista per il 2025.  C’è quindi ragione di rimanere positivamente sorpresi dall’eccezionale capacità di innervare la musica di un raffinato genio barocco nel tessuto urbano di un intero paese. Sabato 27 april lo stesso titolo era stato presentato a Torino nel Teatro del Collegio San Giuseppe.

Per Reggiolo si è trattato di un mirabile esempio di intelligenza progettuale e di capacità organizzativa. L’evento è compreso nel ciclo delle Biografie romanzate dei grandi musicisti, giunto alla terza edizione, dopo la presentazione di Arturo Toscanini nel 2022 e Ludvig van Beethoven nel 2023, con l’esecuzione dell’opera in un atto Il campanello, con musica e libretto di Gaetano Donizetti e dell’idillio antico per solo e cori Narcise di Jules Massenet, con poesia di Paolo Collin, entrambi diretti dal Maestro Pagliarini.  

Lo spettacolo si è svolto in vari luoghi del centro storico: Palazzo Sartoretti, l’Oratorio di San Rocco e la Chiesa dell’Assunta. Nella prima parte, Regina Susanna, – ultima figlia di Bach, interpretata da una disinvolta Maria Antonietta Centoducati – si è presentata al pubblico in abiti d’epoca e ha raccontato i suoi ricordi del padre. La fantasia dell’attrice-drammaturga ha compensato la limitatezza dei dati storici, coinvolgendo emotivamente il pubblico. La narrazione si è alternata a preludi e fughe tratti dal Clavicembalo ben temperato, suonati al pianoforte da Gabriele Fabbri.

Nella seconda parte, all’Oratorio di San Rocco, è stato lo stesso Bach – interpretato da un convincente Gianni Binelli – a presentare la Cantata BWV 106 (Actus tragicus), eseguita dall’affiatato Consort Maghini, composto da Lorenzo Cavasanti e Manuel Staropoli ai flauti dolci, Eleonora e Virginia Ghiringhelli alle viole da gamba, Giulia Gillio Gianetta al violoncello e Matteo Cotti all’organo, oltre ai quattro solisti : il soprano Karin Selva, il tenore Giuseppe Maletto, il basso Davide Sacco e il contralto Maximiliano Danta.  Le parti corali sono state eseguite dal Coro Adorno di Reggio Emilia e dal Coro di voci bianche della scuola « A. Balletti », abilmente preparati da Luigi Pagliarini. Il testo in tedesco è fluito suadente, sottolineando la gravità della cantata. Il pubblico ha seguito con grande attenzione l’inusuale musica, finemente eseguita.

Successivamente Gli ottoni matildici hanno aperto il lungo corteo lungo la via principale, fino alla chiesa dell’Assunta, dov’è risuonata l’esultanza della cantata BWV 147.

Dopo i fragorosi applausi, il Maestro Pagliarini ha preannunciato gli spettacoli di maggio e l’esecuzione del Notturno dei marinai, tratto dall’opera Il vascello de Gama di Saverio Mercadante, a chiusura del prestigioso London Conducting Workshop (masterclass internazionale in direzione di coro e d’orchestra), la cui terza edizione si svolgerà dal 2 al 4 ottobre 2024.

Riattraversando le linde vie del centro, i ricordi delle macerie sfumavano al pensiero del mirabile esempio di un paese che ha saputo trasformare un’avversità in un rinnovato idillio.

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Les artistes

Regina : Maria Antonietta Centoducati
Bach : Gianni Binelli
Soprano : Karin Selva
Alto : Maximilliano Danta
Tenore : Giuseppe Maletto
Basso : Davide Sacco
Flûtes droites : Lorenzo Cavasanti e Manuel Staropoli
Viole de gambe : Eleonora Ghiringhelli e Virginia Ghiringhelli
Violoncelle : Giulia Gillio Gianetta
Orgue : Matteo Cotti
Piano : Gabriele Fabbri
Quintetto : Ottoni Matildici

Coro Adorno di Reggio Emilia; Coro delle Voci Bianche della scuola secondaria di primo grado “A. Balletti” di Quattro Castella, preparati dal Maestro Luigi Pagliarini;

Comparse : Gli “Scomodi” di Reggiolo

Dir. : Luigi Pagliarini

Mise en scène : Maria Antonietta Centoducati
Costumes : Reggium Couture, Carlotta Montanari e Gabriella Pingani
Accessoires réalisés par Il Bettolino Cooperativa Sociale

Le programme

Mio padre Joahnn Sebastian. I ricordi di Regina Susanna Bach

Intreccio di prosa e musica nella vita di Regina Susanna Bach.

Reggiolo (RE), Teatro Rinaldi, 28 april 2024