È tradizione che il Festival del Maggio Musicale Fiorentino commissioni ogni anno qualcosa di nuovo, solitamente un’opera, da eseguire in una sala a capienza ridotta rispetto alla sala principale del Teatro del Maggio, perché si sa che difficilmente la musica dei contemporanei viventi fa il tutto esaurito in sala grande come quella di Puccini e di Verdi. Si può dunque considerare un buon successo di pubblico l’auditorium da 1000 posti quasi pieno nelle tre repliche (14, 16 e 18 maggio) dell’opera da camera Jeanne Dark di Fabio Vacchi, commissionata nel 2019 e andata in scena solo nel 2024, dopo anni di misure anti-covid e problemi di vario genere. Il sovrintendente in carica, Carlo Fuortes, ha assicurato che, ora che si è sboccato finalmente il meccanismo, la tradizione delle nuove commissioni del Festival del Maggio riprenderà regolarmente, recuperando la funzione di vetrina della musica contemporanea.
Intanto abbiamo potuto vedere questo curioso lavoro che Vacchi e il suo librettista Stefano Jacini hanno tratto da un poema eroicomico di Voltaire, La Pucelle d’Orléans, utilizzando con molta libertà la versione in 21 canti (ridotta in 10 capitoli e un Finale); è stato introdotto lo stesso Voltaire come voce recitante a far da filo conduttore ed è stato sostituito il personaggio del Bastardo d’Orléans (Jean de Dunois) con un altro compagno d’armi di Giovanna d’Arco, Gilles de Rais, condannato a morte nel 1440, dopo un processo condotto con metodi inquisitoriali, per una serie di crimini efferati sulla cui effettiva consistenza Voltaire nutriva dubbi.
Nel libretto di Jacini si taglia molto il poemetto di partenza, però si arriva fino al processo di Jeanne (una delle sezioni più riuscite dell’opera di Vacchi) e a una sorta di lieto fine, in cui Jeanne, condannata al rogo, viene prelevata e portata sulla luna insieme a Gilles dall’asino alato che San Dionigi le aveva dato come cavalcatura – san Dionigi e San Giorgio appaiono già in Voltaire come i due litigiosi e ridicoli rappresentanti, rispettivamente, della Francia e dell’Inghilterra in guerra.
Già Voltaire ironizza sulla superstiziosa importanza attribuita alla verginità (pucellage) di Jeanne per la salvezza della patria; l’azione bellica di San Giorgio consisterà dunque sostanzialmente nel manovrare un paio di personaggi truci – uno stalliere e un frate che la insidiano fin da prima che prendesse le armi – con la missione di “spulzellarla”. Il libretto mira a esaltare gli effetti comici, eliminando le situazioni più truci e sanguinarie (l’unica battaglia tra assediati e assendianti si combatte, traendo ispirazione da una scena del film Monty Python and the Holy Grail, a insulti e gestacci, ed è una delle scene più godibili); la musica, per contro, è tutt’altro che leggera, anzi, la scrittura è difficilissima e rigorosa, con largo spazio ad effetti contrappuntistici che si estendono dal piccolo organico strumentale in buca alle voci sul palco. Il Contempoartensemble, diretto per l’occasione da Alessandro Cadario, dimostra la sua lunga dimestichezza con la musica contemporanea (molti autori non solo italiani hanno scritto composizioni appositamente per questo ensemble fiorentino). In conferenza stampa Fabio Vacchi aveva detto che per la prima volta si era trovato a mettere in scena un’opera con un cast senza punti deboli, e non era un’esagerazione; vivo l’apprezzamento del pubblico per la protagonista Alexia Voulgaridou (Jeanne, quella con la linea di canto più mossa), Lorenzo Martelli (lo Stalliere), Olha Smokolina (Agnese), Alfonso Zambuto (il re), Davide Piva (frate Bordone), Gianluca Margheri (San Dionigi), Anicio Zorzi Giustiniani (Gilles de Rais), Michele Galbiati (l’Asino) e per il resto del cast, incluso l’attore Elia Shilton, che ha intepretato Voltaire e l’Ermafrodito; quasi tutti i cantanti sono giovani formati all’Accademia del Maggio musicale. Gradevole nell’insieme lo spettacolo di Valentino Villa con le scene a sfondo verde mela di Serena Rocco e costumi semplici ma efficaci di Gianluca Sbicca.
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Jeanne : Alexi Voulgaridou
Voltaire : Elia Schilton
Agnese : Olha Smokolina
Stalliere, Asino, Soldato francese : Lorenzo Martelli
Delfino, Re, Diavolo : Alfonso Zambuto
Gilles de Rais : Anicio Zorzi Giustiniani
San Giorgio : Giovan Battista Parodi
San Dionigi : Gianluca Margheri
Frate Bordone : Davide Piva
ContempoartEnsemble, dir. Alessandro Cadario
Mise en scène : Valentino Villa
Décors : Serena Rocco
Costumes : Gianluca Sbicca
Lumières : Pasquale Mari
Jeanne Dark
Opéra de Fabio Vacchi, livret de Stefano Vacini d’après Voltaire, créé le 14 mai 2024 à Florence.
Teatro del maggio Musicale, Florence, 18 mai 2024.