Falstaff ossia Le tre burle, Antonio Salieri, Teatro Filarmonico, 19 gennaio 2024
Il dramma giocoso Falstaff ossia Le tre burle di Antonio Salieri ha inaugurato domenica 19 gennaio la stagione lirica 2025 del Teatro Filarmonico di Verona. La scelta di quest’opera è motivata da varie ragioni. Di per sè, essa ebbe grande successo nel Settecento e merita di essere riscoperta; inoltre, il Teatro Filarmonico è stato ricostruito dopo i bombardamenti della Seconda guerra mondiale ed è stato inaugurato nel 1975 proprio con tale titolo, che ne celebra quindi i cinquant’anni d’attività teatrale; infine, Ricordi ha appena pubblicato un’edizione critica della partitura, che permette di conoscere e valorizzare al meglio l’opera stessa.
Lo spettacolo è una nuova produzione della Fondazione Arena di Verona e rientra nel Festival Mozart a Verona 2025. L’orchestra e il coro sono della Fondazione Arena; il direttore è Francesco Ommassini, il maestro del coro è Roberto Gabbiani. La regia e i costumi sono di Paolo Valerio, che ha saputo ricreare con maestria ambienti ed atmosfere settecenteschi, rispettosi ed evocativi del periodo storico in cui l’opera è stata composta. Le scene e il projection design di Ezio Antonelli, insieme alle luci di Claudio Schmid, sono in perfetta sintonia con il contesto veneziano rococò e coinvolgono lo spettatore in un mondo luccicante e colorato, di grande raffinatezza. L’azione scenica è talora arricchita dalla presenza di mimi, coordinati da Daniela Schiavone. In particolare, la scena notturna finale, ai piedi della «gran quercia», è molto suggestiva, con l’Andante maestoso intonato da Ms Ford «Fate verdi, turchine e bianche e nere» e il successivo Allegretto del coro «O fra i mali mal più grave», e con tutti i personaggi che, insieme a «lemuri, spirti, larve, ombre leggere», ballano intorno a Falstaff e «gli dan a tempo di musica de’ pizzicotti». La veemenza dell’orchestra, gli echi rarefatti creati dal coro, il baluginare delle «fiaccole accese» (seppure tecnologiche !) delineano un mondo ironicamente soprannaturale di grande effetto.
Il cast è composto da artisti giovani, di talento e ben affiatati. Nell’impegnativo ruolo di Sir John Falstaff c’è Giulio Mastrototaro : un baritono quarantacinquenne che s’è specializzato nel repertorio buffo-semiserio ed ha già collaborato con i più importanti teatri italiani ed europei. Vocalmente e drammaturgicamente, egli delinea un personaggio complesso: vanaglorioso e soggetto ai più sfrenati appetiti, ma anche fragile e sensibile. Accanto a lui, Gilda Fiume è una ragguardevole co-protagonista, che veste i panni di Ms Ford con disinvoltura, dimostrandosi tecnicamente sicura (peraltro, si è perfezionata con Renata Scotto e dal 2014 studia con Mariella Devia); è scenicamente convincente e vocalmente espressiva, capace di un canto morbido e levigato. Il giovane tenore Marco Ciaponi è un Mr Ford dal bellissimo timbro e dallo stile elegante, con bei filati ed intense mezze voci. Buone le prestazioni di Michele Patti e di Laura Verecchia, rispettivamente Mr e Ms Slender : lui brillante e saltellante in scena, con una salda voce baritonale, lei ben calata nel personaggio e spigliata nel rendere sia i momenti d’allegria che le situazioni intriganti e tendenzialmente drammatiche. Al termine del duetto «La stessa, la stessissima» le due comari hanno ricevuto fragorosi applausi (va ricordato che il tema di questo duettino era piaciuto molto a Beethoven, che lo aveva rielaborato nelle sue Variazioni per pianoforte e orchestra). Infine, dopo tale carrellata di nobili decaduti e borghesi arricchiti, rimangono gli umili servitori Bardolf e Betty, ovvero Romano Dal Zovo ed Eleonora Bellocci, entrambi interpreti brillanti. Nella seconda scena dell’Atto I il sogno di Bardolfo dà un tocco di delicata umanità al personaggio che, dopo aver elencato le innumerevoli malefatte impostegli dal padrone, esclama «Sia maledetto il punto / in cui venni a servir questo spiantato!», cui segue l’aria «Or ci siamo padron mio».
Sir John Falstaff : Giulio Mastrototaro
Mrs. Ford : Gilda Fiume
Mr. Ford : Marco Ciaponi
Mr. Slender : Michele Patti
Mrs. Slender : Laura Verrecchia
Bardolf : Romano Dal Zovo
Betty : Eleonora Bellocci
Orchestra, Coro e Tecnici : Fondazione Arena di Verona
Dir. : Francesco Ommassini
Maestro del Coro : Roberto Gabbiani
Regia e Costumi : Paolo Valerio
Scene e projection design : Ezio Antonelli
Luci : Claudio Schmid
Direttore allestimenti scenici : Michele Olcese
Falstaff ossia Le tre burle
Dramma giocoso in due atti di Antonio Salieri, su libretto di Carlo Prospero Defranceschi, ispirato a Le allegre comari di Windsor di William Shakespeare, prima rappresentazione al Teatro di Porta Carinzia a Vienna, il 3 gennaio 1799.
Verona, Teatro Filarmonico, 19 gennaio 2025.
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